martedì 20 marzo 2012

Serie D - L'Atletico Trivento vince a Canistro e aggancia l'Isernia in zona play off


Carmine Guglielmi esulta dopo il secondo goal
(foto Ufficio Stampa Atletico Trivento)


Agovino soddisfatto della prova dei suoi ragazzi


Nella foto i tifosi del Trivento a Canistro

La quinta sinfonia di Massimo Agovino e dei suoi ragazzi porta la firma indelebile di Carmine Guglielmi. L’attaccante di Mirabello Sannitico ha firmato una bella doppietta che ha consentito ai trignini di superare a domicilio il Canistro (in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo) e di agganciare l’Isernia al quinto posto. La prestazione dell’Atletico è stata positiva, anche se nel finale ha prima sprecato due nitide occasioni per portarsi sul 3-0, ha fallito un rigore con Corradino e poi ha incassato il gol dell’1-2 al 90’ firmato da Pedalino. Quello che più conta, però, sono i tre punti. Quelli pesanti che mettono le ali alla formazione del presidente Falcione.

Pronti via e il Trivento si vede in area di rigore abruzzese. La punizione di Bisegna (5’) viene sventata in area da Paravani. Al 14’ è De Stefano a costringere in angolo il numero uno locale. Al 21’ la formazione di Agovino passa: sventagliata di Tammaro che pesca Aquaro, bravo a metterla in mezzo. Guglielmi spalle alla porta si gira e trafigge Paravani. Al 28’ Canistro pericoloso. Palla persa da Varchetta e Pedalino si invola verso l’area e solo davanti a Straface si fa ipnotizzare. Al 38’ la punizione da fuori di Minadeo termina alta sulla traversa. L’ultima emozione della prima frazione è l’espulsione di Ciaprino che costringerà la formazione di Promutico a giocare in inferiorità numerica. Nella ripresa il Trivento si presenta con una conclusione di Corradino (54’) alta. Tanto Trivento e poco Canistro. Minuto 60 arriva il raddoppio. Il lancio di Tammaro è al contagiri, Guglielmi stoppa, salta un avversario e scarica per la seconda volta in fondo al sacco. Passano tre giri di lancette e gli ospiti vanno ancora vicini alla rete. Guglielmi riceve palla da Montenegro, slalom tra due avversari e tiro, la sfera si stampa sulla traversa. Sulla respinta De Stefano si fa murare a due passi dalla porta. Il Canistro ci prova al 70’ ma Pedalino è fermato da Straface che devia in angolo. Il finale è vietato ai deboli di cuore: all’82’ Palumbo viene atterrato in area. Per la signora Pirriatore di Bologna è rigore. Sul dischetto si presenta Corradino che sbaglia. Subito dopo è Aquaro da distanza ravvicinata a tirare tra le braccia di Paravani. Su capovolgimento di fronte il Canistro trova la rete della bandiera con Pedalino. Dopo quattro minuti di recupero la festa è gialloblù. Il momento magico prosegue.

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