mercoledì 18 gennaio 2012

Serie D - Cinquina del Teramo all'Isernia

Aveva detto bene il Presidente del Teramo Campitelli, al termine della sfortunata gara di Civitanova, che il campionato della sua squadra sarebbe ricominciato con l’Isernia al comunale di Piano D’Accio. Il patron aveva visto giusto e a ragione aveva sostenuto e difeso la sua squadra da possibili e ingiuste critiche. Toccava alla squadra battere il classico “colpo” per dimostrare di essere presente e più che mai pronta per ricominciare la corsa verso il programmato traguardo finale. C’era anche da sfatare un po’ di iella per i concomitanti episodi negativi che aveva condizionato in modo determinante le ultime due prestazioni. C’era anche da sostituire gli squalificati Masini, Calabuig e Serraiocco. Per i primi due i sostituti naturali sono Arcamone e Speranza, Cappellacci puntualmente li manda in campo; per il terzo il tecnico biancorosso opta per Pompei, lasciando il nuovo arrivato Cappa in panchina. Altra novità è Ciampi al posto di De Fabritiis. Tutto si è risolto nell’arco di circa venti. Vitone batte una punizione sul palo alla sinistra del portiere ospite il cui rimpallo trova pronto Ferrani a ribattere di testa in rete per il vantaggio del Teramo.
Nella stessa azione l’arbitro espelle il portiere Marconato per fallo di mano fuori area. Il fatto costringe Logarzo a togliere Pettrone per far posto al portiere di riserva Perna. Trovato il vantaggio, il Teramo da più continuità alla sua azione andando più volte nei pressi dell’area avversaria: Arcamone si fa anticipare di poco da un difensore, Borrelli sparacchia da buona posizione, Vitone sfiora la traversa. Le prove tecniche servono per affinare il colpo decisivo e così dopo circa venti minuti il Teramo raddoppia: Arcamone raccoglie un lancio e rimette in area, Vitone colpisce di precisione al volo all’altezza del dischetto del rigore che finisce prima sul palo interno e poi in rete. L’Isernia accusa il colpo, mentre il Teramo crea ancora un paio di occasioni senza esito e con esse si va al riposo sul doppio vantaggio biancorosso. Il primo quarto d’ora della ripresa è tutto del Teramo che mette sotto definitivamente ogni velleità degli ospiti molisani. Bucchi prima colpisce il palo, poi devia in rete un suggerimento di Borrelli sporcato con il corpo dal portiere ospite. Cinque minuti più tardi il rientrante Arcamone sfrutta un altro sevizio dell’ottimo Borrelli deviando facilmente il pallone in rete a porta vuota. Il malcapitato Isernia nulla può sullo strapotere del diavolo che non si accontenta del poker. Bucchi sfrutta alla precisione il lungo lancio di Laboragine presentandosi solo davanti al portiere che lo scavalca con un pallonetto. La gara ovviamente non ha nulla più da dire con il Teramo poderosamente tornato alla vittoria. Le cinque reti messe a segno fugano i dubbi sul reparto avanzato affiorati nelle ultime uscite. Anche la difesa, troppo spesso perforata nelle ultime prestazioni, è ritornata sui livelli visti in precedenza. Nel complesso ottima prestazione che da ragione a chi aveva riposto nella formazione biancorossa la giusta fiducia ritenendo le sconfitte patite ad Ancona e Civitanova frutto più di episodi isolati che di grossi demeriti della squadra. Per il contemporaneo pareggio tra Ancona e Civitanovese, il Teramo incrementa il vantaggio a quattro punti sulle dirette inseguitrici Sambenedettese e la stessa Ancona, a cinque lunghezze segue la Civitanovese.

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