mercoledì 9 novembre 2011

Pugilato - Addio a Joe Frazier

È morto a 67 anni, nella sua casa di Filadelfia, stroncato da un tumore al fegato, Joe Frazier, uno dei miti della boxe degli anni '60 e '70, uno degli avversari più famosi di Muhammed Ali. Da giorni i media Usa avevano annunciato che solo un miracolo avrebbe potuto salvarlo dalla malattia diagnosticatagli appena un mese fa. L'ex campione del mondo dei pesi massimi è stato protagonista con Muhammad Ali di tre epiche sfide e in particolare di quello del 1975 a Manila, un match epico, durante il quale entrambi i pugili rischiarono seriamente di perdere la vita. Il primo incontro tra le due stelle indiscusse del pugilato risale al 1971 al Madison Square Garden di New York. Frazier s'impose con il voto unanime dei giudici. Nei due incontri successivi, nel 1974 e nel 1975, fu invece sconfitto.
Nato a Beaufort, Carolina del Sud, nel 1944, crebbe in una fattoria con i suoi dodici fratelli. A casa arrivò uno dei primi televisori del paese, e Joe cominciò ad appassionarsi alla boxe seguendo i combattimenti di Sugar Ray Robinson, Rocky Marciano, Willie Pep, e Rocky Graziano. Cominciò poco più che decenne ad allenarsi da solo, in casa, con un sacco pesante di iuta e stracci, pannocchie, mattoni e muschio spagnolo, che cucì con le sue mani. Quando annunciò alla famiglia che sarebbe diventato campione del mondo, fratelli e genitori scoppiarono in una risata: «Voi tutti potete ridere, ma un giorno diventerò campione del mondo», disse loro. Nel 1961 entrò nella palestra di Yancey «Yank» Durham, che rimase al suo fianco come manager e allenatore fino alla sua morte, nel 1973. Frazier in pochi anni vinse tutti gli incontri da dilettante e poco dopo il suo ventesimo compleanno, alle Olimpiadi di Tokyo del 1964 conquistò l'oro tra i pesi massimi. Il primo incontro da professionista risale al 1965, contro Woody Goss, messo k.0. prima del gong della terza ripresa. Lo stesso anno vinse altre 3 volte, trionfando sempre per k.o. Da quel giorno mise una dietro l'altra 28 vittorie consecutive, fino a conquistare nel 1970 il primo titolo di campione del mondo dei pesi massimi contro Jimmy Ellis, battuto in cinque riprese. «Il mondo ha perso un grande campione. Ricorderò sempre Joe con rispetto e ammirazione. La mia simpatia va alla sua famiglia e quelli che lo hanno amato». Muhammad Ali, che oggi ha 69 anni e vive su una sedia a rotelle, ha salutato così il suo rivale. I due s'incontrarono per la prima volta nel 1967, quando Frazier, all'epoca lanciatissimo, andò ad assistere a un incontro del campione del mondo in carica. «Voglio battermi con Classius Clay», dichiarò, ostinandosi da quel giorno a chiamare l'avversario con il nome «cristiano» che aveva prima della conversione all'islam. Il primo match tra i due risale invece al 1971, a New York. Ali aveva appena avuto il permesso di tornare alla boxe dopo la detenzione per renitenza alla leva. Frazier tenne costantemente alle corde l'avversario per quindici riprese filate. Ma Ali batteva colpo su colpo. Solo nell'ultimo round il gancio di Smokin'Joe riuscì a farsi strada nella rocciosa difesa dell'avversario. Colpito al volto dal potentissimo sinistro dell'avversario, Ali cadde a tappeto. Si rialzò stordito ma riuscì comunque a finire la gara. Frazier vinse per verdetto unanime (144-142, 144-141 e 146-139). Ci furono altre due rivincite, nel 1974 e 1975. Precedute nel 1973 dalla sconfitta incassata da un altro grandissimo, George Foreman, che spedì k.o. Frazier in due riprese. Nel '74, con Ali, Frazier perse ai punti un incontro complicato. Ma il match che è rimasto nella storia fu l'ultimo con «The Greatest», il primo ottobre del 1975 a Manila, nelle Filippine. È rimasto nella storia come «Thrilla in Manila», e fu un incontro drammatico perché i due pugili consumarono fino all'ultima energia, ed entrambi dichiararono poi di aver sfiorato la morte. Frazier fu però il primo ad arrendersi. Prima dell'inizio della quindicesima ed ultima ripresa il suo allenatore, Eddie Futch, gettò la spugna, vedendo Joe letteralmente distrutto dai jab di Ali. Che al termine dell'incontro dichiarò che non avrebbe mai saputo se sarebbe stato in grado di continuare l'incontro se Frazier non si fosse ritirato.

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