venerdì 11 novembre 2011

38^ Su e Giù - Un nodo al fazzoletto

Nella foto Roberto Palladino. ospite ieri sera della trasmissione
"Molise Sport", in onda su Teleregione Molise
Un rovescio di applausi ha accolto l’annuncio del Sindaco della città di Campobasso della intestazione ufficiale del Campo di Atletica Leggera a Nicola Palladino. La promessa, poi, da parte del primo cittadino, sollecitata con veemenza dalla Virtus, di una rapida, efficace e definitiva risistemazione dello stesso, ha autorizzato ognuno dei presenti a fare un nodo al proprio fazzoletto. Erri De Luca afferma che quando una persona muore, se ne va, e si resta soli, ci si sente “come una maniglia senza porta …”, indifesi, disarmati. Chi ha assistito alla cerimonia di presentazione della 38^ Su e Giù ed alla consegna di riconoscimenti che la Virtus ha attribuito agli atleti ed ai personaggi del mondo sportivo ha, però, avuto una percezione diversa. Tanti, tutti i membri della società, compattati come un pugno chiuso nella loro fede verso i dettami del maestro, hanno offerto una testimonianza di solidità e coesione senza precedenti.

Ognuno si è levato a protagonista per realizzare una manifestazione perfetta, senza sbavature, per risaltare l’immensa attività prodotta dalla società nel corrente anno, presentare l’edizione numero 38 della Su e Giù, patrocinata dall’Assessorato allo Sport della Regione Molise, dal Comune, dalla Provincia e dalla Prefettura di Campobasso e sviluppare il tema del convegno legato alla gara stessa: “Le sfumature del tricolore”. E già, perché è proprio questa l’idea di riflessione di quest’anno: Accoglienza, solidarietà, integrazione nei 150 anni dell’unità d’Italia. Gli interventi si sono succeduti con sobrietà e competenza senza spazio a futile retorica. Il religioso marianista Luciano Levri, operante tra i rom albanesi, l’ingegnere Dario Poltronieri, operante nella difficile realtà calabrese, il professore Leo Leone, fondatore del gruppo sportivo Virtus ed esperto di tematiche giovanili, il dottore Francesco Palladino, relatore rappresentante della società e la dottoressa Serena Palladino, coordinatrice dell’incontro, hanno sviscerato, con testimonianze dirette e concrete e con brillante vivacità, le problematiche, le aspettative, gli sviluppi relativi all’accettazione e all’accoglimento di genti diverse nel nostro paese in questi ultimi centocinquant’anni.
Ai momenti di forte emozione nel ricordo di Nicola, con la proiezione di filmati e la lettura di suoi brani, splendidamente interpretati da Giulio Maroncelli, si sono alternati tratti di autentica e serena gioia nella consegna di riconoscimenti alle famiglie Luciani e Mitri, agli insegnanti di educazione fisica collaboratori della società, ai tecnici del gruppo sportivo: Andrea Piscopo, Candido De Lisio, Claudia Colagiovanni, Cristina Rossodivita, Dino Mucci, Franco Passarella, Giacomo Rizzi, Pasquale Vezza, Roberto Palladino, a tutti gli atleti, all’”Operatore sportivo”: Gennaro Giarrusso, giudice di gara della Fidal, all’”Atleta dell’anno”: Piermarco D’Angelo, giovane, promettente talento dalla condotta irreprensibile, ed allo “Sportivo 2011”: Dario Poltronieri, presidente di un’attivissima società della Calabria. Occhi gonfi di commozione per l’attribuzione di due premi speciali: la collana di perle a Michela, moglie di Nicola, e la medaglia d’oro, “Premio Nicola Palladino” a Cristina Rossodivita, hanno illuminato, infine, la scena. Una serata allo stile Virtus, che lascia il segno. Una manifestazione ricca di contenuti educativi e culturali, sportivi e ricreativi. Una festa che vuole essere solo il preludio di una gara unica, avvincente. Un sogno, un augurio per questa nostra regione, per questa nostra città, per questa nostra realtà.
Roberto Palladino

Nessun commento:

Posta un commento