Nella foto Gino De Vivo, assistant coach dell'Ennebici Campobasso |
Serviva una prova d’impatto all’Ennebici Campobasso per dare un segnale al campionato e soprattutto a se stessa dopo le prime due partite in chiaroscuro giocate contro le corregionali Isernia e Ripalimosani. La prova è arrivata ed è andata anche oltre le più rosee aspettative, visto che c’è stato un successo pesantissimo e larghissimo ottenuto su un parquet da sempre storicamente ostico come quello di Atri. In realtà la partita ha avuto un suo equilibrio solamente nei primi dieci minuti di gioco in cui le due squadre si sono sostanzialmente equivalse così come recita lo score, con i molisani con il becco avanti per quattro sole lunghezze (18-22). Nel secondo periodo sono arrivati gli accorgimenti difensivi opportuni che hanno portato gli abruzzesi a tirare male ed a segnare la “miseria” di dodici punti. Dall’altro versante del campo, invece, vi è stata tanta fluidità nel gioco d’attacco, con Petrone, Scotto e lo statunitense Wilson a dominare fuori e dentro l’area pitturata. Con un “ventello” di vantaggio gli ospiti sono andati al riposo lungo, certi che il più era stato già fatto.
In effetti al rientro dagli spogliatoi la musica non è cambiata. Il gap è stato mantenuto pressoché inalterato anche nel terzo quarto (44-65), fino ad assumere successivamente proporzioni elefantiache negli ultimi dieci minuti di gara che sono risultati un’odissea per Atri, capace di mettere a referto solamente 4 punti, mentre l’Ennebici ha visto il canestro assumere la grandezza di una vera e propria vasca da bagno. Alla fine dei 40 minuti lo score definitivo ha visto Scotto e soci arrivare ad incastonare il punteggio sul 48-90, a dimostrazione che la squadra sta crescendo con il passare delle giornate. Da segnalare, per gli amanti delle statistiche, la prova solidissima di Wilson, autore di 26 punti, ma soprattutto sempre di più a suo agio negli schemi del team allenato da coach Sabatelli.
Francesco Brunale
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