Nella foto (da sinistra) Michele Amico con Nicola D'Alessio |
La stagione è finita da quasi un mese ed è dunque tempo di fare dei bilanci in casa dell’Olimpia Campobasso. L’anno cestistico vissuto dalla compagine campobassana è stato decisamente positivo. Si è raggiunta una semifinale playoff persa contro Vasto al termine di due partite giocate punto a punto in cui i molisani hanno fatto capire di non essere inferiori ai più esperti avversari. Michele Amico, assistant coach del team del capoluogo, traccia, sul taccuino di Francesco Brunale, un bilancio finale su quello che è stato l’anno sportivo che ha chiuso i battenti: “Secondo me è stata una stagione molto positiva, nella quale i ragazzi, specialmente i più giovani e quelli che hanno giocato di più e di meno come Fazioli nell’ultimo periodo e Pasqualone sono cresciuti tanto sia da un punto di vista tecnico che personale. Meritavamo, forse, qualcosa in più, ma le cose devono andare in un certo modo. Io ritengo che siamo cresciuti tutti quanti tanto sia da un punto di vista tecnico che umano”.
Parlando, invece, della sua esperienza sulla panchina campobassana, che cosa si sente di dire? “Anche per me è stata un’annata molto positiva. Ho avuto modo di studiare gli avversari e preparare il lavoro con molto scrupolo. Ho avuto la possibilità di confrontarmi in una realtà in cui il livello era molto alto. Non si poteva lasciare il tutto alla superficialità. Se avevi voglia di andare in alto, bisognava lavorare bene ed allenarsi alla stessa maniera. Altrimenti non era facile vincere le partite”. A suo avviso questa squadra andrebbe ritoccata? “Non credo che la squadra debba essere rivoluzionata. Ci sono stati degli innesti importanti in corso d’opera come Lawman. Magari l’avessimo avuto da prima. E’ normale che persone che arrivano da un’altra realtà fanno fatica ad entrare in certi meccanismi. Alla fine Ben si è inserito bene ed ha legato con i ragazzi. Non penso che ci debba essere una rivoluzione, visto che la struttura è buona. Ricordo che in semifinale abbiamo giocato con dei 91 e 94 in campo contro avversari davvero molto esperti”. Ora come procederà il vostro lavoro? “Sicuramente si continua. Vediamo di impostare con Sabatelli il lavoro fisico ed individuale per far capire ai ragazzi che non si devono fermare. Poi bisogna vedere che cosa accadrà per l’anno prossimo. Per ora in questa fase bisogna far migliorare i ragazzi lavorando sui loro limiti”. A proposito che cosa si auspica per la prossima stagione? “Questo si deve chiedere alla società. Fare una domanda di ripescaggio penso che sia facile, vista la situazione economica. E’ chiaro che poi dipende tutto dalla società che deve capire quali sono le forze a propria disposizione. E’ chiaro che un campionato di categoria superiore, sarebbe un’ulteriore sfida per tutti noi. Vedremo”.
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