È saltato fuori un gran bel regalo dall’uovo di Pasqua della Cicchetti Isernia. E cioè un successo per 3-0 ai danni del Segrate, risultato che conferma l’appellativo di ‘bestia nera’ dei pentri per i lombardi, ma soprattutto che permette ai biancoazzurri di approdare direttamente alla finale paly-out. Fant nel sestetto iniziale opera un cambiamento nel ruolo di opposto, inserendo il turco Çayir al posto del regista catanese Davide Saitta. In casa lombarda, invece, coach Eccheli schiera Fabroni in diagonale con Van Den Dries. Laterali sono Baranek e Canzanella. Al centro agisce la coppia Russo-Alletti. Libero è Caprotti. Isernia scende in campo tenacemente determinata a portare a casa il risultato. Nel primo set, infatti, i pentri volano sino all’8-1 del primo time-out tecnico. La concentrazione è alta, i padroni di casa sbagliano poco e per Segrate non c’è nulla da fare. Il primo set così si chiude sul 25-13 per la Fenice. Nel secondo parziale provano a reagire i meneghini che, grazie ad un break di tre ace consecutivi di Baranek, si portano in vantaggio. Al primo stop imposto dal regolamento gli ospiti sono sul 6-8. Ritorna in parità a nove Isernia grazie a Di Franco e Saitta.
Da quel momento, le squadre danno il via all’inseguimento punto a punto. Un lungolinea di Çayir, seguito da un muro di Sesto porta Isernia ad allungare (16-13 al secondo time-out). E c’è sempre il centrale calabrese con un muro a chiudere la frazione a 21. In avvio di terzo set, poi, a brillare è capitan Fiore, firmando il 4-1. È poi Van Den Dries a guidare l’inseguimento dei lombardi (9-5) con Alletti che prova a dargli manforte (11-8). Un primo tempo di Di Franco, un muro di Fiore sull’opposto belga dei lombardi ed un ace di Mengozzi fanno volare la Fenice sino al 14-8. Tornano a farsi sotto i meneghini (22-18), ma invano, perché il primo tempo di Sesto chiude set e contesa. Queste le dichiarazioni, dopo il match, che Roberto Fant, tecnico della Cicchetti Isernia, ha rilasciato a Claudia Passarelli, Responsabile Comunicazione della Fenice Volley: “Abbiamo lavorato con grande efficacia nella gestione dei colpi d’attacco, ben disimpegnandoci in copertura ed in difesa. Ha funzionato il muro ed al servizio siamo riusciti ad alternare colpi lunghi e corti, forti della convinzione psicologica data dai vantaggi. Mengozzi e Fiore spina dorsale di questa squadra? Hanno giocato bene, ma non solo loro. Tutti hanno dato il proprio contributo a questo successo e sottolinerei anche le alzate dei giocatori chiamati a dover gestire il secondo tocco in occasioni particolari”. Parla anche Alessio Fiore, schiacciatore della Cicchetti Isernia: “Era la nostra ultima possibilità per ottenere l’obiettivo che ci eravamo prefissati in questa fase. Abbiamo giocato al massimo e lo abbiamo raggiunto. Segrate non ci ha regalato niente, perché come per noi, per loro era determinante la vittoria per difendere il quinto posso così da avere un piazzamento di rilievo nella griglia play-off. Non hanno demeritato, ma siamo stati noi a giocar bene”.
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