sabato 31 marzo 2012

Serie D - Massimo Agovino si gode il suo Trivento

Nella foto il tecnico dell'Atletico Trivento Massimo Agovino
Cinquanta punti, sei vittorie consecutive e una quinta piazza solitaria che fa sognare. L’Atletico Trivento che ha espugnato Riccione è piaciuto per grinta e determinazione, per la voglia di portare a casa una vittoria importante, su un campo difficile come l’Italo Nicoletti. La marcia prosegue ma probabilmente il bello deve ancora arrivare… Intanto i gialloblù si godono il magic moment e guardano avanti con serenità e voglia di continuare a stupire. “Sono contentissimo – spiega il tecnico Massimo Agovino a Stefano Saliola – perché vedo che si è trovato equilibrio e poi, consentitemi di fare un passaggio: ho visto una cosa più bella del risultato e del gioco: un grande gruppo, quello che probabilmente fino a qualche domenica fa faceva fatica a decollare. A Riccione al gol del nostro secondo vantaggio sono schizzati tutti dalla panchina per abbracciare Bernardi e questo è un segnale forte e importante. Ho avuto la pelle d’oca. In questo momento soprattutto è l’unità d’intenti, la forza del gruppo che fa la differenza”.
Mister, sei vittorie sono davvero un bottino pesantissimo. Concorda? “Assolutamente. Magari guardando il calendario si pensa di poter fare un filotto di vittorie consecutive ma nel calcio non c’è nulla di scontato e portare tre punti a casa non è mai semplice. Noi ci stiamo riuscendo attraverso la grinta e la capacità mentale della squadra di credere nella striscia positiva. Però non alzo ancora le braccia, il cammino è lungo e tortuoso, abbiamo un calendario da pelle d’oca rispetto agli altri. Ci giochiamo tutto in tre partite perché se non dovessimo fare risultato pieno domenica con l’Atessa e poi perdere a Teramo, rischiamo di arrivare allo scontro diretto contro l’Isernia con l’acqua alla gola. E sarebbe tutto più difficile”. Il Trivento visto all’opera nell’ultimo periodo, però può giocare alla pari con tutti, divertire e divertirsi. “Sulle ali dell’entusiasmo si possono fare grandi cose e noi le stiamo facendo. Tuttavia se domenica avessimo pareggiato, non lo avrei preso come un risultato negativo, anzi. Contro squadre come il Riccione che devono salvarsi non è semplice prendere i tre punti. L’abbiamo fatto giocando un bel calcio e questa è la cosa che mi fa più felice. Adesso per centrare i playoff dobbiamo saper giocare sempre sotto pressione dando il massimo e avendo bene in testa il traguardo da raggiungere. Dobbiamo avere l’assillo del risultato e giocarci sei finali”.

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