sabato 31 marzo 2012

Calcio - Morto a 43 anni Francesco Mancini, ex numero uno del Foggia di Zeman e attuale allenatore dei portieri del Pescara

È morto nel pomeriggio di ieri nella sua casa di via Gobetti a Pescara, a causa di un improvviso malore, Francesco Mancini, preparatore dei portieri del Pescara ed ex n.1 del Foggia dei miracoli di Zeman. Mancini, 44 anni, questa mattina aveva diretto regolarmente l'allenamento della squadra biancazzurra assieme al tecnico boemo, prima di rientrare nella sua abitazione, dove poi si è sentito male. Soccorso dai sanitari del 118, è deceduto prima di essere trasportato in ospedale. L'ex portiere, da diversi anni braccio destro di Zeman, aveva militato da giocatore nella Lazio e nel Napoli. Ha indossato anche le maglie di Matera, Bisceglie, Bari, Napoli, Pisa, Sambenedettese, Teramo, Salernitana, Martina e Fortis Trani.
COMUNICATO LEGA - "Mai chiesto dal Pescara il rinvio della partita". È quanto precisa in una nota la Lega Nazionale Professionisti Serie B che a nome del presidente, dello staff e delle società associate si unisce al dolore dei famigliari, del Pescara e dei tifosi per l'improvvisa scomparsa di Francesco Mancini, ex giocatore professionista e stimato preparatore dei portieri della società abruzzese. La Lega e la società Delfino Pescara 1936, di comune accordo, hanno deciso di commemorare Mancini osservando domani, in occasione di Pescara-Bari, un minuto di raccoglimento prima del fischio di inizio della gara, nella quale entrambe le squadre scenderanno anche in campo con la fascia al braccio in segno di lutto. "Rattrista constatare - sottolinea la Lega di B nella nota - come, in un momento in cui la famiglia della Serie B è colpita da un fatto così tragico, notizie prive di fondamento, quali quella relativa alla richiesta del rinvio della partita, rendano ancora più triste e dolorosa questa circostanza". La notizia della scomparsa di Francesco Mancini ha sconvolto la Pescara sportiva che in pochi mesi aveva imparato ad amare quel ragazzone loquace, e spalla fidata di Zdenek Zeman: proprio il tecnico boemo, alla notizia della morte di Mancini è scoppiato in lacrime, andando a salutare per l'ultima volta quel ragazzo che aveva avuto da giocatore e aveva voluto con sè come preparatore dei portieri. La tragica notizia della morte del 44enne ex portiere di Bari e Foggia è piombata improvvisa nella sede della società, dove era in corso un consiglio di amministrazione. È stato il ds della società biancazzurra, in lacrime, a portare la notizia ai dirigenti e al presidente Daniele Sebastiani che ha ricordato, commosso il collaboratore della società. "Siamo sconvolti - ha detto -. Quando ho saputo la notizia, non volevo crederci. Pescara perde un ragazzo eccezionale e un professionista serio. Francesco era una persona dall'umanità incredibile. Aveva giocato ad alti livelli, ma fuori dal campo era una persona semplice ed umile. Un ragazzo da dieci e lode. Ci mancherà da matti". Mancini era in casa da solo quando nel primo pomeriggio ha accusato un malore, probabilmente un infarto. A trovarlo riverso a terra è stata la moglie al rientro a casa da Foggia: le urla di disperazione della donna hanno richiamato l'attenzione di alcuni vicini che hanno lanciato l'allarme, ma quando i sanitari del 118 sono arrivati, l'ex portiere era già deceduto.
corrieredellosport.it

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