Una fase dell'incontro tra Olimpia Campobasso e Airino Termoli |
A fine gara volti distesi su entrambi i fronti |
Prima sconfitta interna stagionale per l’Olimpia Campobasso che viene superata dall’Airino Termoli al termine di quaranta minuti che sono stati il giusto prologo di una partita di playoff. Dopo la sosta durata quindici giorni, entrambe le squadre iniziano il match con il freno a mano tirato. Termoli inizialmente soffre a rimbalzo, concedendo secondi tiri ai locali che ne approfittano immediatamente. Dall’altra parte, dopo che Di Lembo prende in mano i suoi, non si riesce a giocare in velocità. Tutto questo rende il primo quarto frammentario e pieno di errori da una parte e dall’altra con gli ospiti che chiudono sopra di un solo possesso (15-18). L’inizio del secondo periodo vede protagonista immediato Giangiacomo De Vincenzo che piazza due bombe in un amen che sembrano rinvigorire il team di Sabatelli. E’, però, un fuoco di paglia. I termolesi giocano un basket incentrato sul fosforo di Di Lembo, sull’energia dell’ultimo arrivato Dukanovic e sulla qualità di Michele Bertinelli che continua ad avere risorse incredibili, nonostante l’età non sia proprio giovanissima. In questo modo i campobassani vanno in tilt, subendo più possessi nella propria metà campo, in considerazione dei troppi rimbalzi offensivi concessi agli avversari che toccano anche un margine di dodici punti di vantaggio. Sul finire di tempo, si sveglia Ognjenovic che con un paio di canestri di classe manda la sua squadra al riposo lungo sotto solamente 32-41. Alla ripresa delle ostilità, l’Olimpia ricuce immediatamente lo strappo.
Ognjenovic, Petrone e Scotto infilano da tre senza troppi problemi, coadiuvati da Calcagni che sotto canestro fa la voce grossa. In difesa le maglie si stringono come d’incanto e la Mim incomincia a perdere lucidità. Si arriva ad un 54-51 e tecnico a Di Lembo che sembrerebbe far svoltare la partita verso la via di Campobasso. E’, però, una mera illusione, in quanto Termoli si rimette in sesto grazie a Bertinelli. Un suo gioco da quattro punti, accompagnato da un altro siluro di Colasurdo, fanno chiudere il terzo quarto sul 56-62 per gli ospiti. Gli ultimi dieci minuti sono intensissimi. L’Airino si affida esclusivamente alla vena realizzativa di Bertinelli che da tre sembra Steve Kerr ed alla regia sapiente di un Di Lembo che rimane un lusso per la categoria. Sull’altro versante i campobassani fanno fatica, ma con le unghie rimangono attaccati al match. Si arriva, così, all’ultimo minuto con Panetta e compagni sopra 80-84 e palla in mano. Cicculli, con un passaggio azzardato, regala il pallone al pubblico di casa quando mancano 28 secondi sul cronometro. Sabatelli chiama subito timeout. La squadra di casa gioca per De Vincenzo che spara una bomba che fissa lo scorse sull’83-84 con sedici secondi da giocare. Scotto fa fallo sistematico su Di Lembo che dalla lunetta sbaglia il primo tiro e realizza il secondo. Con 12 secondi da giocare, l’Olimpia ha la palla per la vittoria, ma Scotto si fa stoppare da tre dall’infinito Bertinelli. La palla si innalza e viene presa da Calcagni che dalla lunetta e in sospensione prova a pareggiare. Il suo tiro si infrange sul secondo ferro ed in questo modo l’Airino tira un sospiro di sollievo, andando a compiere un’impresa, visto che a Vazzieri, in passato, sono cadute squadre del calibro di Isernia, Campli e Vasto. Per l’Olimpia rimane il rammarico di non aver sfruttato un’occasione importante con l’aggravio della percentuale ai tiri liberi (14/25) davvero modesta e che deve far riflettere i giocatori.
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