Il tecnico della Cicchetti Isernia Romano Giannini |
Nulla di fatto per la Cicchetti. La tanto agognata prima vittoria del nuovo anno stenta ad arrivare, sia in trasferta che tra le mura amiche. La Sir Perugia allenata da Kovac si conferma la favorita del momento e non fa sconti neanche ad Isernia. I pentri, nonostante la determinazione, peraltro palesata in più di un’occasione da un brillante Mengozzi, di non dar vita facile agli ospiti, soffrono la serata di un Cardona non al top a causa di una contrattura. Nel primo set Isernia è subito in vantaggio (2-0), ma la risposta di Tamburo e compagni non si lascia attendere: 6-8/13-16/23-25 i parziali. Nel secondo set le squadre lottano su ogni palla, Isernia poi diventa concreta sul finale e grazie ad un break di 3 punti con la griffe di Mengozzi e Fiore allontana il set point sull’ace di Tamburo (20-24). Impresa vana però, perché è un primo tempo di Corsini a chiudere la frazione.
Nel terzo set la Fenice prova ad invertire le sorti di un incontro apparentemente ormai deciso. Si lotta strenuamente: i biancoazzurri non vogliono mollare e al secondo stop imposto dal regolamento sono avanti di una lunghezza (16-15). Si accende il match: un muro di Mengozzi vale il 24-22, poi si fanno sotto gli ospiti e grazie a Petric si riportano in parità. Un altro muro, stavolta di Sesto sulla pipe di Petric, e l’attacco di Cardona chiudono il set 28-26. Nel quarto set, però, i pentri non riescono a ripetere l’impresa e cadono 17-25. A fine gara queste le dichiarazoni di Romano Giannini, Tecnico della Cicchetti Isernia: “Sono amareggiato e deluso, come in tutte le sconfitte del resto, anche perché non potrebbe essere altrimenti. In questa gara ancor di più perché non ho mai avuto la sensazione che la squadra ci stesse mettendo tutto quello che serve per vincere una partita. Il match in primis è stato deludente sotto l’aspetto psicologico, poi sotto il versante tecnico. Affrontavamo una delle squadre più forti del campionato. Ma lasciare agli avversari l’opportunità di dettare il ritmo partita mi fa riflettere, e molto, soprattutto perché questo è successo in casa. Ormai un simile trend sta diventando una costante. E non avere al PalaFraraccio quella fame e quella cattiveria, che per lo meno il nostro pubblico meriterebbe, fa male. Anche perché i nostri tifosi ci credono, tante volte più di noi. Sono convinto che tutti, i ragazzi ed io in primis, da domani penseremo con molta più cattiveria alla sfida che ci aspetta domenica. Che, per me, è una partita come tante altre. Però è una gara da vincere, quindi in settimana il lavoro dovrà essere più intenso per riaprire un trend di vittorie che ci potrebbe permettere di risalire la classifica.”
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