martedì 20 dicembre 2011

Basket DNB - Per la Mens Sana Campobasso una sconfitta amara e immeritata

Non è bastato il cuore alla Mens Sana CB contro Pescara


La grinta di coach Di Pasquale durante un time out

Una partita emozionante come non si vedeva da tempo sui legni del Vazzieri quella fra la Italcom Mens Sana Campobasso e l'Amatori Pescara nel 15° turno di andata di regular season. Nella prima domenica senza gli Stijepovic, partiti entrambi dopo aver rescisso consensualmente dal rapporto che li legava al sodalizio biancoverde nel fine settimana, si è apprezzata moltissimo una Italcom in formato 'Davide' che non solo ha retto bene l'urto contro la formazione ospite ma è andata vicinissima ad abbattere l'Amatori Pescara nelle vesti di 'Golia'. Ad impedirglielo alcune decisioni arbitrali fischiate, ironia della sorte da un arbitro di Campobasso. Di questo si dirà in seguito. A referto coach Di Pasquale iscrive ben 5 under 19 : oltre al 'veterano' Mattia Panichella, ci sono anche Stefano Carlone, Andrea Iapalucci, Alessio Sarracino e Michele Libertucci. Uno stuolo di giovanissimi frutto del lavoro di preparazione di Umberto Anzini che la società ha deciso di affiancare ai senior Dal Fiume, Cardinale, Benassi, Cornejo e Tagliabue confermati e convintissimi loro stessi a proseguire l' avventura in biancoverde.

Una decisione obbligata quella di alleggerire gli oneri alla voce stipendi, dettata dalla necessità di trovare il giusto equilibrio di bilancio. Nella prima domenica da 'lupi' di questo strano inverno, la lungimiranza della dirigenza campobassana è arrivata ad un passo dal far prendere anche i due punti in palio per la formazione agli ordini di Alessandro Di Pasquale. In apertura di match le squadre si affrontano a viso aperto. I giustificati timori della vigilia si sciolgono grazie anche a Tagliabue che argina Mlinar, Dal Fiume che distribuisce assist e si dedica anima e cuore per i compagni, Cardinale che si danna in difesa e Cornejo che affina la mira mettendo subito in saccoccia 13 punti. Equilibrio e gradevolezza di gioco rendono i primi dieci minuti veloci e ricchi di realizzazioni. Alla prima pausa il punteggio è in perfetta parità (26-26) centrata con centro a filo di sirena dal play ospite Maino dopo un fuoco di fila di Benassi (5 punti consecutivi). All'ottavo di gioco a fischiare è solo l'arbitro Tellone. Il suo collega Ferrari è seduto a bordo campo assistito dai sanitari di casa per un dolore al polpaccio. L'infortunio è serio. L'arbitro campano non è più in grado di proseguire ed occorre prendere una decisione. In questi casi l'altro arbitro può andare avanti da solo o avvalersi dell'ausilio di un collega autorizzato a fischiare in un campionato di Lega (non importa se inferiore). Il gioco viene fermato sul 34 pari fissato da uno schiaccione di Tagliabue in contropiede. Si decide per la sostituzione con un arbitro residente a Campobasso, tale Guarino, presente sugli spalti, con nessun fischio in DNB e pochi nella categoria inferiore. Gli ospiti con grande fair-play accettano il tutto nel nome della comprovata sportività con la quale nel pomeriggio si era consumato un simpatico gemellaggio fra i ragazzi dei rispettivi settori giovanili nati negli anni 2001-2002. La partita riprende secondo canovaccio. Le squadre si affrontano in equilibrio con i giovanissimi Panichella e Libertucci che oltre a passare la palla guardano anche il ferro con sempre maggiore sicurezza. Benassi, con uno schiaccione dichiara che non ci stà affatto a mollare al parziale di 43-43. Al riposo lungo Pescara è avanti di un leggero margine : 47-50. Punteggio alto e gioco molto gradevole. Nella ripresa è Pescara che piazza un break di 8-0 grazie a 6 punti filati di Mlinar. I biancoverdi non si perdono d'animo. Dal Fiume prende per mano la squadra mentre Tagliabue, Benassi e Cornejo rintuzzano pian piano il distacco. Un canestro dalla media di Panichella infiamma il pubblico di casa e a seguire i 4 punti di Cornejo chiudono il terzo periodo ancora in equilibrio sul 68-68. Spia accesa sulla casella dei falli per l'argentino che ne ha già 4 sulla groppa. Alla prima azione dell'ultimo periodo, l'arbitro Guarino di Campobasso sanziona il quinto fallo a Cornejo che chiude anzitempo con 26 punti (7/9 da 2, 3/5 da 3, 3 assist e 24 di valutazione) tra la civilissima e unanime disapprovazione generale. Perso un pezzo pregiatissimo, il cuore biancoverde non demorde. Comignani da un'altra strappata infilando tre triple che fanno schizzare Pescara in avanti di 9 lunghezze (70-79). Di Pasquale chiama time out e infonde altra carica alla squadra che reagisce prontamente con una rimonta a firma di Cardinale. Antonio, con una tripla prima e con una realizzazione ravvicinata a canestro, subito dopo, livella per l'ennesima volta il match quando mancano solo 3 giri di lancetta alla sirena finale (81-81). Cornejo è fuori ma in campo anche il giovane Stefano Carlone ha tenuto botta ai titolati avversari rassicurando che si può arrivare alla fine giocandosi il tutto per tutto. Una decisione dell'arbitro designato dal fato, gela il Vazzieri: Di Carmine inciampa chiaramente su Benassi, ma la caduta è vista come prodotto di un fallo difensivo del capitano. E' il quinto e deve lasciare il parquet.  La squadra di Di Pasquale non molla e reagisce ancora. Tagliabue (ottimo anche lui con 18 punti finali , 7/9 da 2, 4/4 dai liberi e 9 rimbalzi catturati) fa 2/2 dalla lunetta e impatta nuovamente (83-83). Siamo agli sgoccioli. Pescara ha più centimetri e cambi da utilizzare. Maino, Mlinar e Comignani danno il colpo di grazia al quale stremati i biancoverdi devono arrendersi. Finisce , dunque, sul risultato di 85-92 per gli ospiti, con la Italcom beffata. Resta il conforto di avere visto una squadra tonica con tanto cuore e voglia di giocare. Questo è l'unica leva su cui risollevare il morale al termine di una serata che poteva concludersi diversamente ma che ha dato la consapevolezza che 'Davide' può battere sempre 'Golia' se ci mette rabbia , orgoglio e coesione.

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