mercoledì 16 novembre 2011

Basket - I dirigenti della Mens Sana Campobasso "rimettono" nelle mani delle istituzioni il futuro della società

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera a firma di tutto lo staff della Mens Sana Campobasso indirizzata alle maggiori istituzioni della regione (Iorio, De Matteis, Di Bartolomeo):
Gent.mo Presidente, come Lei saprà, la Mens Sana Campobasso, che attualmente è impegnata nel Campionato Nazionale di Basket di Serie B e rappresenta la massima espressione sportiva nel nostro capoluogo e nell’intera Regione, stà riscontrando notevoli difficoltà per portare a termine l’impegno assunto. La prima difficoltà, in ordine temporale, l’ha riscontrata ad inizio programmazione allorquando fu richiesta la disponibilità di un impianto di gioco adeguato e consono alle proprie esigenze.

Era il mese di giugno quando la società avanzò all’Amministrazione Comunale una proposta, prima di gestione e poi di utilizzo dell’impianto sportivo di Selva Piana che risulta il più confacente alle esigenze della categoria. L’utilizzo di tale struttura, per la quale la società si sarebbe fatta carico di adeguati interventi per renderla omologabile, avrebbe consentito di realizzare, in una più ampia dimensione, tutte quelle iniziative di carattere sportivo, sociale, culturale, ricreativo e turistico che avrebbero potuto consentire alla nostra realtà cittadina di diventare un punto di riferimento degno di un capoluogo di Regione e sviluppare appieno la seria attività programmata. Ebbene, quell’appello è rimasto inascoltato e per di più non meritevole neppure di una risposta.
La società ha ritenuto di dover affrontare lo stesso il campionato nell’angusta e carente palestra “Vazzieri” che qualcuno azzarda ancora a chiamare palazzetto, ridimensionando le ambizioni programmate anticipatamente. Poco tempo fa, il sodalizio ha rivolto un ulteriore appello al tessuto economico locale per l’adempimento del pagamento della maxirata (premi NAS) che la Federazione obbliga di versare alle società che svolgono attività nazionale entro il 3 di novembre. Tante sono state le promesse di intervento da parte di aziende locali e non. Al momento non è arrivata nessuna reale e concreta risposta. La Federazione Italiana Pallacanestro ha ingiunto il pagamento della somma alla Mens Sana Campobasso entro le ore 12.00 del 24 novembre 2011 pena l’esclusione dal campionato. La società si stà adoperando allo strenuo delle proprie forze per scongiurare questa ipotesi che rappresenterebbe per tutta la Regione una grande debacle. Ecco , quindi, la decisione da parte dell’intera società, dirigenti, atleti, appassionati di rimettere nelle mani delle Istituzioni quello che potremo definire un “patrimonio” di tutta la collettività, raggiunto dopo tanti e tanti anni di impegno ed abnegazione di tante persone che quotidianamente sottraggono tempo ai propri interessi riversandolo in quelli che sono i valori che la società vuole trasmettere ai tanti bambini e ragazzi che affollano la palestra.
Un patrimonio che sarebbe un reato disperdere. Il momento che stiamo vivendo è oggettivamente molto difficile per tutta l’economia italiana ed in particolare per la nostra Regione. Questo è sotto gli occhi di tutti. Riteniamo però , che soprattutto in questo problematico periodo di decadenza non solo economica ma di ideali, vadano salvaguardate e difese quelle realtà “portatrici sane” di valori etici e morali da lasciare in eredità alle nuove generazioni. Ci vediamo costretti a prendere questa decisione nella convinzione che riuscire a sensibilizzare il tessuto economico con l’interessamento delle Istituzioni possa essere la chiave della risoluzione di una crisi che non può essere ricondotta al solo periodo storico che stiamo vivendo. Rimettiamo nelle “mani” delle Istituzioni una società sana, unica nella Regione Molise ad affrontare un campionato in un girone con altre 7 Regioni. E’ stato un vanto ed un motivo di orgoglio poter essere arrivati, dopo 20 anni, in un campionato nazionale come quello di serie B. Anni ed anni di dedizione, passione allo stato puro, emozioni regalate ad una sempre più crescente platea. Possiamo affermare senza timori di smentite che Campobasso, nel panorama nazionale , è considerata “un’isola felice” del basket. Tante, tantissime le iniziative intraprese dalla società al fine di proiettare all’esterno una immagine positiva di tutto il Molise, ma anche tantissime le occasioni che attraverso il basket hanno consentito di far conoscere il Molise. Per tutte valgano le entusiasmanti iniziative poste in essere in questi anni, l’elevato numero di contatti registrati al nostro sito web provenienti da ogni angolo d’Italia, gli scambi sportivi e culturali con i settori giovanili delle squadre da affrontare secondo il calendario della prima squadra, la stampa di un magazine giunto al suo quarto anno di vita,(diventato un autentico veicolo promozionale per la pratica dello sport) e le attestazioni di stima e di sincera ammirazione raccolte in questo percorso che ha visto tutti quelli che hanno operato in nome e per conto della Mens Sana Campobasso come orgogliosi rappresentanti della città di Campobasso e della regione Molise. Ebbene, tutto questo, vorremmo scongiurare che finisse in un sol colpo… Chiediamo alle Istituzioni, di farsi promotrici di qualsiasi azione ritengano di attuare allo scopo di dare continuità a quanto finora realizzato. La società, inoltre, già da questo momento, si rende disponibile, qualora ci fossero altri imprenditori, sportivi od altro, a cedere gratuitamente il titolo per consentire al basket cittadino di restare in questa categoria e non perdere una tradizione trentennale. Lo scenario sarebbe quello di svolgere solo attività regionale che porterebbe ancora di più il Molise ad una chiusura verso l’esterno. Un contesto modesto che mortificherebbe le aspirazioni, le potenzialità e le riconosciute capacità di uomini di sport che si identificano nel tessuto regionale in cui operano e che non meritano una marginalizzazione in contesti sportivi ben lontani dai palcoscenici ai quali hanno abituato il pubblico in questi anni. Disponibili ad ogni chiarimento, attraverso qualsiasi forma di incontro costruttivo, si porgono i più cordiali saluti.

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