Sono giorni frenetici quelli che la dirigenza della Mens Sana Campobasso vive per trovare la via d'uscita del labirinto nel quale si trova costretta dalle gabelle federali.
Contatti, telefonate, rassicurazioni, promesse d'intenti ma nel frattempo c'è il campionato da onorare, per quel che resta fino alla scadenza del termine ultimo concesso (15 giorni successivi al 3 novembre u.s.) trascorso il quale i sogni di gloria del basket cittadino verranno definitivamente accantonati per l'impossibilità di onorare il pagamento dei premi d'incentivazione /contributi NAS (Nuovi Atleti Svincolati), al momento troppo oneroso in un contesto collettivo di grave difficoltà economica.
L'avversaria dell'ottava giornata è la Mec Energy Roseto. Squadra di una comunità da sempre appassionata allo sport della palla a spicchi che veleggia nelle alte zone della classifica con 8 punti (4 vinte e tre perse di cui una al Pala Maggetti contro lo Scauri). Elementi di spicco del roster rosetano oltre al play Gnaccarini (ex Senigallia A dil.) e la guardia Elia (classe 1976) sono l'ala piccola Gallerini (ex Chieti, incrociato dai biancoverdi nelle Final eight di Coppa Italia di Montecatini dello scorso anno), le ali grandi Fucek e Manuel Del Brocco (ex Ruvo - A Dil che domenica dovrebbe fare il suo rientro dopo un infortunio al ginocchio che lo ha costretto al riposo forzato per 20 giorni) e il centro Martin Caruso, italo argentino la scorsa stagione a Capo d'Orlando, mentre il giovane lungo Baruffi (classe 1992) è stato lasciato libero in settimana. A referto nella colonna degli ospiti ci saranno tutti i biancoverdi che con grande professionalità si sono allenati tenendosi al riparo, fin dove possibile, dai coinvolgimenti emotivi creati dalle notizie societarie degli ultimi giorni. Tutti fermamente intenzionati ad onorare la maglia di Campobasso cercheranno, nella scenografia del PalaMaggetti, di portare a casa i due punti in palio e invertire il trend negativo delle ultime giornate. Palla a due domani alle ore 18 sotto la direzione di Davide Venturini e Cristina Ardore di Pesaro.
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