Nella foto Gabriele Celi |
Giovane e con tanta voglia di continuare a migliorare. Gabriele Celi, alla prima stagione con la maglia dell'Atletico Trivento, si sta mettendo in mostra. Il giovane numero uno gialloblù (classe 1992) prelevato in estate dal Pescara, è pronto a sfruttare nel migliore dei modi una chance importante della sua carriera. Con lui abbiamo fatto un bilancio della stagione e parlato di futuro.
E' soddisfatto di quanto fatto fino a questo momento con la maglia dell'Atletico Trivento? "Penso di aver dato una mano alla squadra fino a questo punto. Sono contento di quello che ho fatto e consapevole di poter sempre migliorare".
Quest'estate cosa l'ha spinta ad accettare il progetto del Trivento? "A dire la verità avevo anche altre richieste ma ho scelto Trivento perché sapevo di poter lavorare con tranquillità e sono rimasto colpito da quelle che erano le ambizioni e la serietà di questa società. Poi mi sono subito trovato bene, abbiamo creato un grande gruppo e questo ci aiuta nei momenti delicati. Sono felice di vestire questa maglia e spero di crescere ancora nel corso delle prossime settimane".
Il suo lavoro in settimana si svolge sotto lo sguardo attento di mister Nunziata. Come si trova con lui? "E' un'ottima persona e un serio professionista. Con lui vado d'accordo. C'è molto dialogo, ci confrontiamo su tutto e questa cosa mi aiuta parecchio. Poi mi dà sempre grandi consigli sia durante la settimana che in partita. E' uno che ha giocato a calcio e sa come vanno certe cose. La sua preparazione in materia fa il resto".
In difesa, davanti a lei, ci sono giocatori di assoluta esperienza come Fusaro, Varchetta, Minadeo. Diciamo che è al sicuro... "Assolutamente. Fusaro e Varchetta sono due giocatori di grande esperienza. Minadeo non è una sicurezza ma una garanzia assoluta. Poi ci sono i giovani come Ligorio e Montenegro che hanno dei grandi margini di miglioramento e sono sicuro che ci daranno una grande mano nel corso del torneo".
Il terzo posto attuale è qualcosa di straordinario per l'Atletico Trivento? "Lo è senza dubbio. La chiave di volta in questo terzo posto è rappresentata dal gruppo. In campo e fuori ci troviamo bene e andiamo d'accordo. In campo ci aiutiamo e ritengo che sia una cosa importante. Probabilmente in alcune partite ci è mancato un po' di cinismo ma va bene così".
C'è rammarico per i punti lasciati per strada fino a questo momento? "C'è rammarico sicuramente. E mi riferisco in particolare all'ultima partita quando abbiamo sbagliato l'approccio alla sfida. Poi siamo venuti fuori alla distanza e ci siamo ripresi mettendo in difficoltà il Riccione che poteva anche essere raggiunto. Abbiamo dimostrato di avere cuore, grinta e coraggio".
E' stata la dimostrazione che ve la potete giocare con tutti? "Sono convinto di questo. Abbiamo i mezzi e le potenzialità per dire la nostra contro qualsiasi avversario e lo abbiamo dimostrato giocando delle ottime partite".
Con il suo collega Straface come va? "E' un bravissimo ragazzo e con lui vado d'accordo. Non mi ha mai ostacolato e ha dimostrato di essere un ottimo portiere".
Atessa prossimo avversario. Che partita si aspetta? "Deve essere giusto l'approccio alla contesa. Abbiamo il dovere di dare tutto per provare a portare a casa i tre punti. Mi auguro alla fine di festeggiare con i miei compagni anche perché poi ci attendono altre sfide molto difficili contro Teramo e Ancona".
Venendo alla squadra, Aquaro ha saltato la seduta odierna a causa del mal di stomaco. E' stato fermo anche Sabella per dolori alla schiena. Domani mattina l'allenamento di rifinitura che porterà i gialloblù alla trasferta contro l'Atessa.
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