martedì 18 ottobre 2011

Volley A2 - L’analisi post-gara del tecnico Giannini e di capitan Fiore della Cicchetti Isernia

Alessio Fiore
Entusiasmo e soddisfazione, queste le emozioni trasmesse dal trainer marchigiano Romano Giannini al termine dell’incontro con la compagine sorana. “E’ chiaro che la pallavolo è uno sport di situazioni e non nascondo che ora mi trovo a commentare una vittoria schiacciante in un incontro in cui gli avversari non hanno mai avuto modo di entrare realmente in partita”. Elemento di punta del match, come spiega lo stesso trainer, è stato l’italocubano Maikel Cristobal Cardona: “E’ pur vero, però, che, se nel secondo set, Cardona non avesse invertito la rotta, probabilmente saremmo stati a lungo in campo”.

“In occasione della prima giornata di campionato ad Avellino – prosegue il tecnico dei pentri – ho detto ai ragazzi che a me piace tanto questo lavoro e le sue responsabilità. Sono abituato a prendermi le mie: questo accade dal lunedì alla domenica. E chiaramente, dopo una partita come quella di Perugia, in cui abbiamo fatto una figuraccia davanti a tutta Italia e a quanti sono venuti a sostenerci, ho cambiato assetto, in virtù anche di una scelta societaria concorde con lo staff tecnico di tagliare un giocatore”.
Dopo l’analisi di quanto accaduto in campo, un commento va sull’ultimo arrivo in casa isernina. “Cosa cambia l’arrivo di Saitta? Cambia il palleggio che gestisce la palla del secondo tocco. Oggettivamente siamo la squadra con la miglior ricezione del campionato e quel secondo tocco è fondamentale a pallavolo, specie in una partita come quella di oggi in cui abbiamo difeso all’inverosimile (caratteristiche delle squadre di Giannini, dicono i più) emersa proprio nel momento in cui sembrava che la barca stesse per affondare. Sicuramente Saitta – continua il tecnico bianco azzurro – è un palleggiatore di primo livello, non sono io a scoprirlo, forse l’Italia pallavolistica ha dimenticato chi sia, e forse anche lui non ha fatto nulla affinché ciò avvenisse. Io gli ho detto che noi ricorderemo a tutti che lui è il migliori palleggiatore che ci sia”.
C’è soddisfazione anche nelle parole del capitano Alessio Fiore: “Una squadra prepara la partita durante la settimana, e noi come tutte le settimane abbiamo lavorato per questo incontro, ci siamo allenati bene, ma mancava qualcosa… quel qualcosa che finalmente è arrivato oggi, in quel rettangolo di gioco. Ci siamo concentrati, non ci siamo preoccupati di chi fosse il nostro avversario, e abbiamo giocato come sappiamo fare”.
“La prestazione vista in campo riassume perfettamente il valore del nostro team: – prosegue il martello tarantino – al contrario di quanti ci davano già per spacciati, noi crediamo fermamente nelle nostre potenzialità”.
“Oggi sentivo che le cose sarebbero andate diversamente, anche il mio approccio alla partita è stato diverso: mi sono chiuso in me stesso per trovare la giusta concentrazione e desideravo tanto uscire dalla situazione negativa in cui versava la squadra”.
“Il cambio in regia è stato una scelta societaria, noi atleti abbiamo il compito di dare il massimo sempre e comunque – chiosa Fiore, spiegando il cambio di rotta – e come ha detto anche il coach siamo la squadra più performante in ricezione dalla prima di campionato ad oggi, però, in quelle tre partite non siamo stati altrettanto positivi in attacco. Era evidente che ci fosse un problema e oggi si è visto che, modificando alcuni assetti, la squadra ha ripreso a girare al meglio e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
“Sono convinto – conclude – che questa Isernia la rivedrete spesso, perché noi siamo così. Bisogna cancellare un avvio di campionato non felice e ripartire da martedì, pensando all’incontro di domenica con Milano”.

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