sabato 22 ottobre 2011

Su e Giù 2011 - I colori del vento

Forza Nicola, destati! La Su e Giù sta per partire! Chi suonerà il tamtam dell’entusiasmo? Chi scuoterà i bambini e gli adulti dal torpore dell’ozio e dell’inattività? Chi libererà la loro fantasia e metterà le ali ai loro sogni? Quanti palloncini, costipati di promesse, librati con i soffi dell’emozione, ti sono giunti? Tanti! Ma tanti ancora, sapessi, pieni di iniziative e propositi maldestramente inseriti, sono scoppiati in aria e ricaduti là dove si erano levati. Tu questo lo sapevi già. Tu che hai sempre anticipato gli eventi ed osservato la realtà con gli occhi disincantati di chi crede solo nelle promesse dei bambini, non ti sei affatto meravigliato. Hai dato sempre e solo credito a chi ha il cuore semplice e lo sguardo limpido.
A chi dà ad una stretta di mano valore notarile. A chi, come argomentava Oscar Wilde, non conosce il prezzo di ogni cosa, ma il loro insito valore. I colori, quelli che tu hai sempre amato: quelli dell’arcobaleno, della bandiera della pace, dell’iride degli occhi, quelli della pelle degli indigeni di ogni singolo continente, quelli della nostra bandiera, fluttueranno lungo l’intero percorso e costituiranno il tema portante della 38^ Su e Giù. Centocinquant’anni fa, un gruppo di sognatori, come te, liberarono dal castigo la loro fantasia ed animarono l’idea romanzesca ed affascinante di un popolo, da sempre diviso e sottomesso, di dimorare sotto un unico vessillo. E così, nell’arco di un decennio, dietro la spinta di un esiguo numero di impavidi idealisti, fu tinteggiato di tricolore questa nostra terra. La Su e Giù di quest’anno, ancora patrocinata dall’Assessorato allo Sport della Regione Molise, dal Comune, dalla Provincia e dalla Prefettura di Campobasso, non vuole solo rivitalizzarne la memoria storica, ma sottolinearne i valori intrinseci: quello della forza dell’unità, della tolleranza e dell’accoglienza. Quei valori che rendono grande una nazione. Quei valori che, con il tuo esempio ed il tuo stimolo, Nicola, hanno fatto della Virtus un modello tanto unico quanto raro. Una società che ha da sempre accolto, tra le proprie file, ragazzi e gente di ogni dove, senza distinzione alcuna di fede, di bandiera o ceto. Un gruppo sportivo che ha da sempre organizzato ed allenato la speranza con progetti e risorse, senza arretrare davanti alle difficoltà, né aspettando il traguardo, ma, come l’atleta, andandogli incontro. Forza Nicola, destati! Continua a stare tra noi. Possiamo comunicare anche senza vederci perché, in realtà, vediamo bene solo con il cuore. Torna a scrollare questi nostri giovani dall’apatia e dall’intolleranza. Che ognuno punti al proprio traguardo! Perché, come dicevi tu, non si può cingere la speranza con braccia troppo corte, con rassegnazione o facendo il palo delle proprie sventure, ma diventando protagonisti del presente! La notte della vigilia le stelle, come tante lanterne, punteggeranno il buio e, nell’attesa che l’alba consegni il giorno della 38^ Su e Giù ai partecipanti, ciascuno inseguirà insonne il suo sogno. Forza Nicola, destati! Fa che i sorrisi dei bambini e della gente tutta, a migliaia, possano, ancora una volta, riscaldare l’aria ed avere lo stesso sguardo dolce e tranquillo del sognatore. Fa che il vento raduni le foglie, che in autunno sono più belle dei fiori, e le sparga lungo il percorso. Fa che il pittore possa appropriarsi di tutti i colori della 38^ Su e Giù e vivacizzare la tavolozza della solidarietà, della partecipazione, della convivenza.

Roberto Palladino



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