sabato 3 settembre 2011

Fenice, battuta d'arresto ad Avellino



Dopo una Fenice che entusiasma, ecco una Fenice completamente diversa: non entra in partita, commette molti errori e torna a casa con un secco 3-0 al passivo.
E’ una squadra più impacciata quella che si è esibita sotto i riflettori del Paladelmauro. Probabilmente, la preparazione molto dura e la distanza ravvicinata tra i diversi incontri, hanno influito sul rendimento dei bianco azzurri, tanto da non permettergli di affrontare al meglio il terzo test match.
I padroni di casa hanno dominato il primo set (20-25). Nel secondo parziale Isernia ha provato ad invertire la rotta (al primo time-out tecnico era avanti 5-8) ma invano: Atripalda ha recuperato lo svantaggio (16-13 al secondo stop imposto dal regolamento) e ha chiuso il set 25-22. Nell’ultimo parziale Fiore ha provato a guidare la reazione dei pentri, ma senza fortuna. Atripalda si è aggiudicata l’ultimo set 25-23.
“E’ stata una partita di prova all’interno della preparazione al campionato – commenta il centrale cubano Maikel Cardona (nella foto) – non vuole essere una giustificazione il fatto di essere stanchi, anzi, la prestazione non positiva è legata al fatto che non abbiamo usato la testa e ci siamo affidati troppo al fisico”.
“In questa partita, – continua il colosso della Fenice - come a volte accade in campionato, c’era da allenare la testa, indipendentemente dal risultato finale”.

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