Serviva un’impresa per mantenere inviolata la Maccabi Arena, ma la Visure Online non riesce nel probante intento e conosce la prima sconfitta casalinga di questa stagione cedendo il passo alla corazzata Pescara Basket con il punteggio di 62-80. Eppure il match era iniziato sotto i migliori auspici, con i satiri capaci di volare in un amen sul 13-4 grazie alle iniziative di Cannavina, Muccino e Libertucci ed i pescaresi, frastornati dal furioso avvio ripese, incapaci di produrre qualcosa di buono in attacco e di arginare la veemenza dei gialloblù. Il volto del match cambia velocemente grazie soprattutto all’eccessiva fiscalità della coppia arbitrale che costringe coach Ladomarzi a far accomodare in panchina Santella, Muccino e Libertucci dopo pochi minuti, tutti con 2 falli a testa. Pescara ne approfitta per rimettere le cose a posto e dopo un time out chiamato prontamente da Barroccini Febo e D’Alessandro assurgono ad autentici trascinatori piazzando un micidiale parziale di 17-0 che stordisce i giovani ripesi. Nel secondo quarto il match segue il leitmotiv in scena dalla metà del primo: ripesi orfani di una vera figura in cabina di regia e quindi in forte affanno in attacco in momenti in cui forse maggiormente si necessitava di fosforo, pazienza e lucidità per invertire l’inerzia che volgeva prepotentemente a favore degli ospiti. Invece, un eccessivo numero di palle perse, anche in facili situazioni di contropiede, e di scelte di tiro errate fanno si che la forbice tra le due squadre si allarghi arridendo ai pescaresi.
D’Alessandro, vera mente del gioco offensivo del suo team, e Febo continuano ad essere inarrestabili dai 6,75, mentre Stilla fornisce un grosso contributo di qualità e quantità sotto le plance, rivelandosi un’ottima alternativa a Salvatore. Sul 36-52 i ripesi rientrano negli spogliatoi per riordinare le idee e trovare qualche contromossa che permetta loro di rimettere in gioco un incontro che sembra già chiuso. Tuttavia, i ragazzi di Ladomorzi continuano a subire la fisicità e l’esperienza dei ben più quotati avversari, non riuscendo ad imprimere una svolta né morale, né tecnica che disorienti gli abruzzesi e accenda la Maccabi Arena. Gli ospiti fronteggiano con ordine e precisione la pressione difensiva ripese, trovando quasi sempre buoni tiri che i soliti cecchini Febo e D’Alessandro tramutano in punti pesanti, mentre Ripa si intestardisce nel voler riacciuffare il match affidandosi a conclusioni dal perimetro, rinunciando ad attaccare l’area pitturata avversaria, forse anche intimidita dall’evidente svantaggio fisico in tutti i ruoli. Nell’ultimo quarto, contro la zona 2-3 dei pescaresi, piccoli sussulti di orgoglio vengono dai veterani Cannavina e Di Cesare, con spunti interessanti dei giovani Libertucci e D’amico, ma è troppo poco per impensierire la marcia della capolista (nonché miglior attacco del torneo) verso la quarta vittoria su quattro incontri. Il 62-80 finale non lascia spazio a recriminazioni di sorta. Forse con qualche fischio (molto poco “casalingo”) della coppia Palazzeschi – Laveneziana nel primo quarto (10 falli sanzionati ai ripesi contro 1 soltanto ai pescaresi!) Ripa avrebbe potuto mantenere in campo elementi che stavano dando equilibrio e aggressività in attacco, impensierendo non poco la difesa avversaria. Tuttavia, qualche egoismo di troppo e le disattenzioni sui mortiferi realizzatori avversari, dettati anche dall’inesperienza dei giovani satiri, sono fattori che hanno sicuramente reso più agevole il compito degli abruzzesi e sui quali bisognerà lavorare tanto in settimana: domenica prossima un’altra corazzata attende i ripesi che viaggeranno alla volta di Termoli contro un Airino sicuramente voglioso di riscattare la sconfitta rimediata contro Campli, una delle dirette concorrenti per la promozione.
Fabiola Minadeo
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