Il punteggio non deve trarre assolutamente in inganno. L’Olimpia Campobasso deve sudare oltre quelle che sono le proverbiali sette camicie per avere ragione di un Roseto che ha lottato per tutta la partita con grande ardore e dedizione. I campobassani, dopo la sconfitta nell’infrasettimanale di Teramo, hanno un approccio sbagliato. Appaiono lenti, svogliati ed, a volte, anche deconcentrati. Tutto questo facilita il compito dei giovani adriatici che trovano nel primo quarto un ispirato Di Francesco che realizza con molta facilità da ogni lato del campo. In questo modo i primi dieci minuti si chiudono con gli avversari sopra 15-19. Il secondo quarto vive sempre sul filo dell’equilibrio. Al 15’ arriva il primo sorpasso (22-21), ma il tutto avviene sempre con grandissima fatica. Di Francesco, intanto, si fa male ad un dito, ma i suoi compagni sembrano non risentire dell’infortunio della guardia.
Il problema per l’Olimpia è che gli abruzzesi non danno punti di riferimento e tutto questo complica i piani ai giocatori ed al coach Sabatelli, costretto a cambiare uomini ogni due minuti. Ad ogni modo al riposo lungo si arriva con il team molisano sopra sul 33-29. Nella ripresa ci si aspetta un cambio di marcia dei biancoblù che vengono presi per mano dal playmaker Di Carlo che guida la squadra verso i due punti. L’inizio non è malvagio con la forbice che si allarga tanto da arrivare al 25’ sul 42-33. Questo margine rimane sostanzialmente inalterato quando si intravede lo striscione degli ultimi dieci minuti (53-44). Qui, ancora una volta, l’Olimpia ha un cedimento. Roseto risucchia qualche punto e si avvicina alla rimonta. Gli abruzzesi, però, peccano tantissimo dai liberi con il duo Di Giandomenico – Di Francesco che sbaglia sistematicamente dalla linea della carità. A cinque minuti dal termine, poi, arriva anche l’espulsione di coach Sabatelli, reo di aver protestato nei confronti del duo arbitrale in una circostanza in cui Di Carlo con la palla in mano si ferma per soccorrere un rivale senza che sia stato chiamato fallo. Alla ripresa del gioco, la palla viene data agli abruzzesi e questo scatena l’ira del tecnico campobassano che è fatto accomodare negli spogliatoi. L’espulsione ingiusta viene vista come un segnale dai giocatori di casa che negli ultimi cinque minuti si arrabbiano e decidono di giocare come sanno. In un amen il punteggio si cristallizza sul 77-56. Punteggio bugiardo per il Roseto e vittoria che deve far riflettere l’Olimpia che ha giocato la sua più brutta partita casalinga della stagione.
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