A soli nove giorni dall’inizio del 67° Campionato di serie A2 Sustenium, procedono a ritmi incalzanti i lavori in casa Fenice Volley Isernia. Allentato il calendario delle amichevoli si procede all'insegna delle doppie sedute: pesi al mattino e tecnica al pomeriggio.
“Siamo ancora lontani da quello che è il mio ideale di squadra, – spiega il direttore generale Fraraccio, chiamato a fare il punto alla luce dei numerosi test affrontati dalla compagine pentra in quest’ultimo periodo – questa è stata ed è una settimana importante per la preparazione: abbiamo recuperato il palleggiatore titolare e la squadra sta lavorando di più sulle intese e sull’amalgama in campo. Come detto anche in altre occasioni, è una formazione completamente nuova che ha bisogno di conoscersi”.
“Un numero così intenso di allenamenti congiunti è stata una scelta dello staff tecnico – continua il DG – che ha permesso all’allenatore di testare e rendersi conto da subito di quelle che sono le caratteristiche tecnico-agonistiche, ma anche caratteriali, dei suoi atleti. E’ chiaro: in questo modo si sottrae tempo al lavoro di squadra ma è un modo efficace per studiare l’organico”.
In prospettiva, il dirigente della Fenice, parla anche di un gruppo che, sul campo, ha mostrato di possedere un’indole grintosa ma “cio’ che ci permetterà di fare il salto di qualità – continua - sarà lo spirito guerriero non ancora esploso”.
“Siamo ancora lontani da quello che è il mio ideale di squadra, – spiega il direttore generale Fraraccio, chiamato a fare il punto alla luce dei numerosi test affrontati dalla compagine pentra in quest’ultimo periodo – questa è stata ed è una settimana importante per la preparazione: abbiamo recuperato il palleggiatore titolare e la squadra sta lavorando di più sulle intese e sull’amalgama in campo. Come detto anche in altre occasioni, è una formazione completamente nuova che ha bisogno di conoscersi”.
“Un numero così intenso di allenamenti congiunti è stata una scelta dello staff tecnico – continua il DG – che ha permesso all’allenatore di testare e rendersi conto da subito di quelle che sono le caratteristiche tecnico-agonistiche, ma anche caratteriali, dei suoi atleti. E’ chiaro: in questo modo si sottrae tempo al lavoro di squadra ma è un modo efficace per studiare l’organico”.
In prospettiva, il dirigente della Fenice, parla anche di un gruppo che, sul campo, ha mostrato di possedere un’indole grintosa ma “cio’ che ci permetterà di fare il salto di qualità – continua - sarà lo spirito guerriero non ancora esploso”.
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