martedì 20 novembre 2012

39^ "Su e Giù" - Il turbinio dei sorrisi













Ed improvvisamente le bandiere si sono spiegate mentre le transenne hanno cominciato a vibrare ed il gazebo ha provato a staccarsi da terra. Tutto è avvenuto quando i battistrada hanno messo piede sul campo di atletica leggera “Nicola Palladino”. E’ così che l’anima e l’ideatore di questa fantastica favola di sport ha inteso salutare la trentanovesima edizione della Su e Giù, quella del sorriso, dell’abbraccio. L’edizione che ha fatto segnare il nuovo record di partecipazione. L’edizione che ha sancito la supremazia dell’entusiasmo e dell’ottimismo. Quelle centinaia di palloncini, liberati alla partenza dai disabili e dai ragazzi della Virtus, sono riusciti non solo a superare la cortina di fumo che avvolgeva i partecipanti, ma anche ad illuminare i volti di chi ha ben pochi motivi ed occasioni per sorridere. Per la prima volta in migliaia hanno fatto da cornice e stretto, in un simbolico e commosso abbraccio, chi consuma le proprie giornate in solitudine ed affida alla immaginazione una vita serena e spensierata. E così, in un battito di ciglia, al ritmo di una fibrillazione emotiva alimentata dalle note della splendida canzone di Modugno, “La lontananza”, si è consumato il passaggio sul primo tratto del percorso. Neanche il tempo di metabolizzare il momento, che ci si è trovati sulla pista rossa di Campobasso dove il gabbiano, in attesa sulla grande roccia d’ingresso, ha accolto tutti con eleganza e semplicità ed invitato ognuno a provare l’ebbrezza del soffice calpestio su quell’impianto che tanti campioni ha ospitato.
Poi verso la Foce. Un tappeto di foglie che si sono arrese alla stagione autunnale, ha disegnato il passaggio in uno dei luoghi più amati, meta di giovani amanti e di allegre e chiassose compagnie, ed indirizzato i partecipanti verso il cuore antico della città. Ai piedi della scalinata d’ingresso, le forti braccia degli atleti virtusini hanno compiuto l’ennesimo miracolo: hanno messo le ali alle carrozzine e regalato la sensazione del volo a chi forse mai ha avvertito la carezza del vento fra i capelli. Ed il borgo antico è esploso in un turbinio di note, canti, schiamazzi, colori, … sorrisi. Via S. Antonio Abate, piazza dell’Olmo, Fondaco della farina, piazzetta Palombo, porta S. Antonio Abate, porta Nuova, porta Mancina, porta San Paolo, porta S. Leonardo, dismessi i panni di una quotidiana riservatezza, hanno vestito quelli della festa, delle occasioni importanti ed accolto con entusiasmo e simpatia la coinvolgente e chiassosa fiumana. Ed infine, l’imponente statua di San Giorgio, solo da poche settimana a sovrastare la piazza centrale di Campobasso, adornata con la bandiera della Virtus, ha festeggiato ed indirizzato al traguardo ognuno dei partecipanti. Un evento da incorniciare e da posizionare nella bacheca dei ricordi più belli; una edizione, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Campobasso e dall’Assessorato allo Sport della Regione Molise, che resterà nel cuore di chi l’ha partecipata; una Su e Giù che è riuscita a trasmettere emozioni forti e ad unire in un unico abbraccio migliaia di volti.
Roberto Palladino

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