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| Nella foto il Presidente dell'Atletico Trivento Edoardo Falcione |
Una sconfitta che brucia perché maturata in un derby e perché è costata il sorpasso ai danni proprio dell’Isernia che adesso è quinta. Il Trivento uscito battuto dal Lancellota si lecca le ferite ed è chiamato ad un pronto riscatto con l’Angolana domani pomeriggio per cercare di riconquistare l’ultimo posto per gli spareggi. Il presidente Edoardo Falcione è amareggiato per il secondo ko consecutivo della sua squadra, ed esprime tutto il suo rammarico all'addetto stampa Stefano Saliola. Presidente, una sconfitta che brucia ma che non pregiudica molto nella corsa ai playoff che sono distanti un solo punto. “Beh, no forse pregiudica perché adesso sono rimaste due partite importanti contro l’Angolana che deve ancora salvarsi e con la Civitanovese che sta facendo un campionato di vertice”. Cosa è mancato al Trivento nel derby? “Tutto. Cuore, tecnica, tattica, l’allenatore. E’ mancato tutto soprattutto nel secondo tempo. Il primo è stato tutto sommato decente, ma nella ripresa quasi non siamo scesi in campo”. Due tiri, due gol. L’Isernia che impressione le ha fatto? “Questo è il calcio. Poi sai, se siamo polli noi che subiamo un gol su calcio piazzato e l’altro su una palla persa dal nostro difensore, certo non si può dare la colpa all’Isernia”.
Mancano 180’ alla fine del campionato. Cosa si aspetta? “Mi aspetto sicuramente una reazione da parte della squadra. Spero in due vittorie, chiaro ma mi auguro che non ci sia un contraccolpo psicologico dopo queste due battute di arresto”. Il Trivento è stato comunque capace di fare otto vittorie consecutive e al di là dell’obiettivo finale resta un buon campionato da parte della sua squadra. Concorda? “Il limite di questa squadra è stato quello di non aver trovato equilibrio nei risultati. Ha avuto la fiammata delle otto vittorie consecutive ma alla fine ora siamo sesti”.
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