Nella foto lo stallone Hickstead |
Lutto nel mondo dell'equitazione. Durante la tappa italiana della Fei Rolex World Cup di salto a ostacoli, a Fieracavalli in corso a Verona, è morto Hickstead, stallone di 15 anni nato in Olanda ma considerato canadese. Hickstead - alla fine del percorso che aveva concluso riportando solo un errore - mentre si avviava all'uscita del campo di gara ha cominciato a barcollare e infine si è accasciato al suolo. Il suo fantino, il canadese Eric Lamaze, è prontamente smontato di sella per evitare di finire schiacciato dall'animale, che è apparso subito grave. Alla notizia della morte la gara è stata interrotta tra le lacrime degli appassionati che hanno dedicato al cavallo un lunghissimo applauso. Nei prossimi giorni sarà eseguita l'autopsia. Tra gli appassionati Hickstead era considerato una leggenda nella specialità del salto a ostacoli.
Sempre montato da Lamaze aveva vinto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Pechino 2008 nell'individuale e l'argento per il Canada nella gara a squadre, i campionati del mondo e i prestigiosi Gran Premi di Aquisgrana e Calgary, la World Cup a Ginevra, Piazza di Siena a Roma. Nel 2010 aveva chiuso al numero uno del ranking mondiale ottenendo il titolo di cavallo dell'anno. Lamaze puntava su Hickstead per bissare a Londra 2012 l'oro olimpico, un exploit mai realizzato ai Giochi. Hickstead veniva considerato il più forte campione di salto nell'equitazione dei tempi moderni, c'era addirittura, chi lo aveva soprannominato «il Messi degli ostacoli». «Hickstead era un cavallo fuoriserie, come ne vengono fuori uno su un milione. Il mio pensiero va ad Eric e a chiunque altro era legato a questo meraviglioso animale. È una perdita terribile, ma Hickstead non verrà mai dimenticato: siamo stati molto fortunati ad averlo conosciuto»: così lo ricorda la Federazione mondiale di sport equestri con un comunicato della sua presidente, la principessa Haya Bint Al Hussein, figlia del defunto re Hussein di Giordania e moglie dello sceicco di Dubai Mohammed Bin Rashid Al Maktoum.
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