Nella foto Fabio Ladomorzi, coach del Maccabi Ripalimosani |
Sconfitta bruciante per la Visure Online Ripalimosani che, dopo aver accarezzato per lunghi tratti dell’incontro il sogno vittoria, è costretta a lasciare a mani vuote il palasport di Ferrazzano sul cui tabellone elettronico è impresso il punteggio finale di 81-78 in favore del Campobasket. Partita intensa ed equilibrata tra due squadre senza particolari assilli di classifica e proiettate ad intascare quei due punti che, forse inaspettatamente a questo punto della stagione, le proietterebbero verso il gruppone delle prime otto. Inizio che arride ai padroni di casa che volano 5-0 con 5 punti in fila di Anzini, prima che lo stesso abbandoni prematuramente la contesa per infortunio. Ripa non permette agli avversari di scappare via grazie soprattutto ad un maestoso Cannavina (suoi 14 dei 22 punti messi a segno dai gialloblù nel primo quarto) ed opera il sorpasso con una bomba di Di Cesare che fa 16-18 per i satiri. Il primo quarto si chiude comunque con Campobasket in vantaggio di 2 (24-22), ma Ripa è lì pronta a mettere di nuovo il naso avanti. La zona orchestrata da Ladomorzi crea non pochi problemi ai biancoblù che nel secondo periodo riescono a scrivere a referto la pochezza di 10 punti.
La fluidità in attacco degli ospiti, invece, apre la via del canestro a quasi tutti i componenti del quintetto, abili a trovare corrette soluzioni dopo veloci circolazioni contro la difesa schierata o con rapide transizioni generate da ottime azioni difensive. Negli ultimi 3’ i satiri scavano un piccolo break che li porta a +8, prima che una tripla di Carlone sulla sirena riduca lo svantaggio per gli uomini di Anzini a -4 per il 34-38 che chiude la prima parte di gara. In apertura di terzo periodo Campobasket rientra a -1, ma incorre subito nel bonus ed i gialloblù sono bravi ad approfittarne andando a cercare i falli del quintetto di casa e tramutando in punti i diversi liberi di cui possono beneficiare. Santella si rivela un’arma micidiale in questo senso, che sommato ai contropiede di Muccino e al solito lavoro di Cannavina sotto le plance aprono la strada ad un nuovo parziale in favore di Ripa che allunga sul +9 (50-59) a 40” dalla terza sirena. Tuttavia, a cavallo tra la fine del terzo e l’inizio dell’ultimo quarto qualcosa si inceppa: Ranauro e Marino si scoprono liberi di scorrazzare nel cuore dell’area ripese, trovando realizzazioni personali o tiri aperti fuori dai 6,75 per Vera e Carlone, invertendo prepotentemente l’inerzia del match che pendeva decisamente a favore del satiro. Il risultato è un mortifero parziale di 14-0 che riconduce gli uomini in casacca bianca avanti di 5 (64-59) quando mancano 7’ alla fine. Di Cesare torna a segnare per i suoi dopo diversi minuti di astinenza, ma ora Ripa fatica molto nel trovare buoni tiri a causa soprattutto della risicatezza delle rotazioni a disposizione di Ladomorzi che non può permettere ai suoi di rifiatare. Gli uomini di Anzini ne sono consapevoli e alzano il ritmo del loro attacco, crescendo a rimbalzo offensivo e incuneandosi sistematicamente nella zona avversaria. Ripa tuttavia non molla assolutamente la presa: Muccino è micidiale dai 3 punti, mentre Santella continua a cercare falli nella zona pitturata avversaria, rivelandosi poi freddissimo dalla linea della carità. A 54”dalla fine siamo sul 73-72, Carlone realizza una tripla pesantissima ma Muccino dall’altra parte risponde con la stessa moneta e inizia lo stillicidio dei liberi a seguito del fallo sistematico dei ripesi, con Ranauro e Marino implacabili che ampliano il divario sul +5 (80-75), mentre Ripa spreca i due possessi a propria diposizione con soluzioni inappropriate. Una miracolosa tabellata da 8 metri di Cannavina mantiene ancora in vita il satiro sull’80-78 quando mancano 5”: Carlone subisce fallo, in lunetta fa uno su due, ma sull’immediato capovolgimento di fronte il tiro della disperazione da 9 metri di Muccino arriva dopo il suono della sirena che sancisce il finale di 81-78 in favore del Campobasket. Dunque prova gagliarda dei satiri che forse hanno pagato lo sforzo profuso nei primi tre quarti di gioco e giunti quindi alle battute finali senza la lucidità e l’ossigeno necessari per giocare un finale punto a punto contro una squadra solida e tenace che ha saputo invertire l’inerzia del match a proprio favore in un momento difficile. Prima delle festività natalizie c’è l’occasione per ritrovare il sorriso dopo due sconfitte che hanno lasciato l’amaro in bocca: domenica alla Maccabi Arena sarà di scena il Penne, fanalino di coda con zero punti.
Fabiola Minadeo
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