La prima missione di Inter Campus per la stagione 2011-2012 si è svolta in Congo, nelle realtà di Kinshasa e nel limitrofo quartiere di Kimbondo. Con la collaborazione dell'associazione Ujana, Inter Campus ha coinvolto 100 bambini provenienti dal vicino camp Kokolo, un quartiere dormitorio che ospita le mogli e molte vedove dei soldati che da oltre trent'anni combattono in questa regione del mondo. Oltre un terzo dei bambini coinvolti sono senza padre e la situazione complessiva è di estrema difficoltà economico e sociale. Ancora più complessa è la realtà di Kimbondo, alla periferia di Kinshasa, dove il centro pediatrico realizzato dalla dottoressa Perna, milanese, novantatreenne, da anni raccoglie i bambini abbandonati.
Forte la scaramanzia in questa regione e spesso accade quindi che i bambini nati in coincidenza a qualche disgrazia vengano considerati 'stregoni' e sottoposti a sevizie o lasciati morire affinché il male abbandoni il loro corpo. Il centro raccoglie questi bimbi dalla nascita affiancando una struttura scolastica a quella ospedaliera fino alla maggiore età. Il progetto di Inter Campus a Kimbondo ha potuto solo effettuare dei sopralluoghi e delle visite in quanto il terreno non era favorevole all'insediamento delle strutture e alla preparazione di campi da gioco. L'Unicef, grazie ai fondi ricevuti tramite Inter Campus e il contributo dei tantissimi tifosi interisti che si sono fatti fotografare con la Champions League, si è impegnato a realizzare un campo da calcio e tutte le strutture annesse, le uniche disponibili nel distretto di Mongafula. In questa maniera, oltre alla primaria funzione di servizio per i bambini dell'ospedale, la struttura permetterà l'integrazione tra i bambini di Kimbondo e quelli dei villaggi circostanti.
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